Fazione: Scarlatti

Loghain SIMBOLO -

Il Principe Loghain

Ex Generale del Conte Iorio e Cavaliere dei Basilischi, il Principe Loghain Martirio muove per la conquista del Granducato con la benedizione della antica Madre degli Dei Sastria, del Dio Torvo e della nuova dea Isla venerata in Albione. Oltre un ristretto manipolo di uomini, con lui si muovono anche i Nani, i pochi Draconici presenti sul Tacco, alcuni gruppi di Felinidi.

Essenze

Le schiere di Loghain sono quelle che rappresentano e promuovono un’Era di Tirannia, di Ordine e di Equilibrio.

Il Tassello della Tirannia
Io sono la misura di tutte le cose poiché io sono colui che regna e il mio giudizio è unico.
Io condanno i giudizi avversi Io condanno gli oppositori Io condanno l’oggettività.

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Il Tassello dell’Ordine
Nell’Ordine troverai la tua pace, nell’Ordine controllerai le tue battaglie, nell’Ordine regnerai senza timori.
Ognuno al suo posto, ognuno efficiente, ognuno ligio al dovere, ed ognuno efficace, così si conquista l’Ordine di un Granducato.

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Il Tassello dell’Equilibrio
Che la medaglia sia completa e la parte contempli parte, gli opposti sopravvivano per rimanere opposti, i diversi si distinguano per non divenire uguali. Che i piatti della bilancia – siano sempre come l’orizzonte -quando si guarda il mare.

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Divinità

Sastria è la Divinità Madre che benedice la sua conquista:

Il Tassello della Dea Sastria
Sia Sastria il vero legame tra i tempi, garante di un Tacco nuovo ed antico. Siano rigettati gli dei che minano la pace e l’equilibrio. Con Sastria siano aperte le sacre porte celestiali, affinché i campioni della Fede garantiscano laddove errano i mortali. Sastria benedirà anche gli Arcani.

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Torvo

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Isla. La Dea della Rinascita, del Viaggio e della Luce, venerata in Albione e giunta nel 1116 sul Tacco, segue la Madre Sastria nella benedizione di Loghain e delle sue Schiere,

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Gruppi/Istituzioni della Fazione, reali o in costituzione:

– Ordine Scarlatto

Formato dai rappresentanti di tutte le classi e razze accolte sullo scettro è il primo esponente del volere e della legge dei Granduca Martirio.
Dotato di una rigido codice comportamentale e una ferrea disciplina, i suoi membri hanno al’interno gradi tipici militari, dove il sergente (o attendente in prova) sono i gradi più bassi, fino a giungere al capitano al comandante e al generale. L’ Ordine si pone al centro del futuro Granducato di Loghein, proprio come le Gilde Ufficiali un tempo, tutte le accademie, scuole, luoghi di sapere delle 8 professioni avranno come riferimento la possibilità di entrare a far parte degli Scarlatti. I membri saranno dotati di pergamene che ne attestano il grado e l’importanza all’interno dell’istituzione, presteranno giuramento e si dedicheranno completamente al mantenimento dell’ordine e della legge sul Tacco.

Non vi è pace, c’è conflitto
Non vi è compassione, c’è giudizio
Non vi è debolezza, c’è potere
Non vi è rancore, c’è vendetta
Non vi è emozione, c’è vittoria
Nessun riposo. Nessuna pietà. Nessuna eccezione.
Una sola legge suprema
IN ORDINE, SUPREMA LEX

– Sinodo dei Cavalieri

Nulla è più importante dell’ordine e della legge, e nessuno incarna meglio questo concetto di un Ordine Cavalleresco. Il Principe Martirio richiama al suo servizio tutti gli ordini cavallereschi facendo appello al loro codice e al giuramento di obbedienza al Granduca. Tutti i cavalieri vengono invitati a mandare i loro esponenti più imortanti a sedere nel Sinodo, e affida ai generali di ogni ordine il comando di parte degli eserciti del Tacco.

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– Chiesa del Culto Indiviso

Nulla è perfetto senza l’equilibrio e nulla ha valore senza un ciclo perpetuo, un conflitto infinito tra luce e ombra, tra vita e morte. Su questo concetto assoluto si fonda la Chiesa del Culto Indiviso, che pone la dea Sastria, o Astra, al centro delle altre divinità. Nessun culto prevalga mai su gli altri, eccetto quello della Madre, nessun Dio sia debellato o rinnegato tra quelli scelti dall’equilibrio perché la loro assenza creerebbe il disordine e la distruzione. I sacerdoti sono chiamati a servire le loro divinità patrone, ad opporsi ai contrari ma ad accettarli nel culto, radunati nella Chiesa come un tempo con la Gilda, possono unirsi ad altre istituzioni se questo serve a servire meglio il loro credo ma non possono avere potere temporale.