LIANDRA
“Una parola vale più di mille silenzi”
LA DEA DELLE ARTI
Liandra è una nuova divinità venerata dall’alba dell’Impero, ovvero dall’anno della rivelazione degli Dei. Essa si è manifestata dapprima a molti bardi di Edreia, che hanno subito cominciato a tesserne le lodi.
Dea gentile della Conoscenza, Liandra non si oppone ad alcuna altra divinità, ma si propone quale l’unico mezzo per la glorificazione di ciò che vi è di buono o di drammatico nel mondo.
Gli Illuminati dalla Dea vivono nella Brillanza, stato di perpetua pace interiore ed esaltazione dello Spirito.
Una vita di gioia, o una vita di tormenti, trovano la benedizione della Dea se condotte all’insegna dell’Arte. Solo in Essa gli esseri viventi possono elevarsi dalla cruda e bieca realtà, assaporando e godendo dei veri piaceri dell’anima.
I bardi fedeli della Dea credono che i propri poteri provengano da Liandra.
EPITETI
Signora della Bianca Arpa; Unica Musa
SIMBOLI
Arpa
DOMINI
- Conoscenza
“Ho appreso la vita dalla vita stessa, l’amore l’ho appreso da un solo bacio, e non posso insegnar niente a nessuno, se non che ho vissuto con qualcosa in comune con altri uomini, quando ho combattuto con loro, quando ho espresso tutto di loro nei miei canti.”
- Armonia
“Le melodie udite son dolci, ma quelle che non si sentono lo sono ancora di più; quindi, dolci flauti, continuate a suonare, non per il l’udito, ma, ancora più caro, suonate per lo spirito canzoni senza suono”
- Luce
“Un’aria leggera, meravigliosa di una dolce melodia, culla una Presenza Luminosa a quel filo di musica e al profumo di fiori che trasporta, l’essenza inebriante risveglia l’incanto di cuori amanti.”