Il Trono Infranto – Il tradimento di Lion


Il Trono Infranto – Il tradimento di Lion
Da “Le cronache di Raccontino”

Ora siediti, voglio raccontarti una storia che ha dell’incredibile.

Meno di una luna fa,
quello che ho visto,
quello che ho vissuto,
quello che mi ha cambiato la vita.

Doveva essere una festa,
doveva essere una gioia,
doveva essere una conclusione.

Invece era l’inizio.
L’inizio della fine.
L’inizio di ciò che sarebbe stata la distruzione.

Fiero di aver compiuto la missione era entrato all’interno della sala del trono.
Lion Lamagelata, uno dei migliori generali che abbia mai conosciuto.
Era seguito dai suoi pupilli.
Non hanno mosso un dito per fermare quello che stava per succedere.

La sala era piena di persone illustri conosciute a tutta la popolazione del Regno di Edreia.
Il Primo Cavaliere dei Guerrieri,
Il Capogilda degli Esploratori,
Il Capogilda dei Maghi,
Il Maestro del conio degli Artigiani,
Il Genio dell’anno dei Bardi,
Il Sommo guaritore dei Cerusici,
Il Gran Stregone,
Il futuro Lux Deorum della chiesa di Giano,
Il capo delle Falci Scarlatte,
Il Primo delle Guardie dal Doppio Volto.

Lion si è diretto verso Ser Sigurth e con le lacrime agli occhi l’ha trafitto, uccidendolo sul colpo.
Gli era stato fedele fino a quel momento.
Nessuno dei presenti si aspettava un simile gesto.
Ciò che ne è seguito è stata una strage.

Lo sguardo di Lion era cambiato,
era freddo, i suoi occhi erano sbarrati.
Sembrava che la spada fermasse i fulmini lanciati.
A nulla son serviti i fendenti del Primo Cavaliere.
Neanche le preghiere a Giano lo fermavano.
Le gemme non sortivano alcun effetto sul generale.
Nulla sembrava scalfire Lion l’inarrestabile.

Una strage.
Uno dietro l’altro tutti i presenti all’interno della sala del trono morirono.
Tutti tranne uno.
Me.

Ero poco interessante per il generale che diresse il suo ultimo colpo contro il Trono stesso.
Una cosa che neanche lontanamente avrei mai pensato.

Il trono fatto della stessa materia con cui fu forgiato il mondo si divise a metà.
Le due parti esplosero come un bicchiere di cristallo lasciato cadere.
Non c’era più un trono dove regnare.
Ma questo non fu l’unico effetto.

La spada. Quella che doveva essere la spada di Novaluna si spaccò,
una spada diversa da quella vista nelle mani dell’Imperatore Cosimo Lamargentea.
Completamente corrosa.
Inflitto il fendente sul Trono anch’essa si spaccò in due parti.
Una parte sparì distruggendosi del tutto.
Una parte rimase nelle mani di Lion.

Lo stesso Lion che dopo si diresse verso di me.

Era arrivato anche il mio momento?
Così sembrava.
L’ultimo sopravvissuto.
Non dimenticherò le sue parole.

“L’impero di Novaluna è terminato.
Non ci sarà più nessun Imperatore.
Se dovesse succedere io stesso arriverò e lo distruggerò”

Proferite tali parole si diresse verso i suoi uomini,
rimasti immobili fino a quel momento e
puntando la spada verso l’alto sparì con loro.

Da “Le cronache di Raccontino”