Gorillidi

Razze - Gorillidi 2

Sono detti Gorillidi tutti gli appartenenti alla grande razze degli uomini-scimmia, uomini-gorilla, uomini-gibboni e uomini-mandrilli. Esseri molto intelligenti, tuttavia facili all’ira e alla furia quando gli vengono sottratti i frutti della natura, quali banane, grappoli di uva, pere e grossi meloni di cui sono ghiotti.
Credono di essere discendenti degli umani, che guardano e trattano con evidente disprezzo, reputati primitivi e inferiori nella forza come nell’uso delle arti arcani e bardiche di cui sono maestri (specialmente con ritmi corali di tamburi, invidiati dai bardi di tutta Edreia).
Nel Tacco vivono in alcune tribù situate sulla Murgia, a Fasano, anche se spesso si spostano in città dove incontrano i favori di grandi nobildonne attratte dalla loro selvaggia sensualità. Da questi amori proibiti si dice siano nati gran parte dei bruttoni che popolano i bassifondi delle città, soprattutto quelle dell’entroterra.

Organizzazione Politico-Sociale

I Gorillidi vivono comunque in una società altamente specializzata per compiti e ordinata nel suo quotidiano svolgimento. Ognuno si da da fare per il branco, nello studio e nello sviluppo della propria arte. Sono banditi i conflitti interni, altissimo è il grado di solidarietà e non esistono poveri o maltratttati. Il motto dei Gorillidi, infatti, è “Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni”.
Il re della specie, sul Tacco, è detto il Grande Rilla, e nel 1116 copre questa carica il Sommo Ugo. Si diviene re attraverso un antico rito detto della Luna Gialla, in cui i contendenti si sfidano a chi batte più forte il proprio petto, stando in piedi solo sulla gamba sinistra e combattendo contemporaneamente con una mazza impugnata con il piede destro.

Religione

I Gorillidi adorano una divinità detta Kubra, rappresentata da un grosso totem monilitico. E’ rito di ogni comunità quello di battere, ogni giorno all’alba, le proprie grandi mazze sotto il totem di Kubra prima di iniziare la propria giornata di attività. Per il resto della giornata nessun Gorillide vuole però sentir parlare di Kubra, facendo finta che le divinità non esistono e gli esseri viventi si evolvono secondo i principi della selezione naturale.

Altre Razze

Poiché la razza dei Gorillidi è tanto evoluta e complessa quanto piena di pregiudizi per le altre razze, è necessario esprimere il loro pensiero per ognuna di esse:
Umani: Primati Involuti nella prestanza fisica, d’intelletto e sessuale.
Elfi: La mancanza di pelo li contraddistingue quale razza più brutta agli occhi del Gorillide, che spesso e volentieri deve respingere le proposte amorose degli elfi incontrati in foresta, che invece non possono resistere alla loro spregiudicata baldanza fisica e ormonale.
Nani: Particolarmente apprezzate dai Gorillidi maschi le nane femmine, per la loro folta peluria facciale, che freudianamente ricorda loro il volto della mamma Gorillide.
Elfi Oscuri: semplicemente definiti “banane marce”, ritenute peggio addirittura degli elfi normali. Per fortuna, però, il Gorillide è un essere dalla vita sana e dagli orari regolari, quindi quasi mai li incontra nella notte.
Mezz’uomini: Maltrattati come bambini scemi, sono ritenuti buoni solo per poggiare i piatti in testa durante le loro grandi feste, o usati come palla o come palo durante i loro giochi di tribù.
Felinidi: belli da coccolare, ma solitamene pensano troppo ai fatti propri, quindi sono in molti quelli dei Gorillidi che aspettano che la razza dei “caninidi” arrivi sul Tacco. Tra le femmine dei Gorillidi, però, particolamente diffuso è l’uso dello scambio e condivisione di ritratti di felinidi mentre fanno le cose più dolci o assurde. Le Gorillidi Femmine che non trovano marito, infine, passano gran parte del proprio tempo in compagnia di numerosi Felinidi, e per questo sono chiamate “Felinare”.
Non-Morti: Per il Gorillide il Non-morto è un essere dannato condannato alla puzza eterna dal dio Kubra. Per salvare le loro empie anime, i Gorillidi organizzano spedizioni in cui si vestono di bianco, con un grande cappello rotondo, e una maschera con naso prominente. Durante queste missioni in nome di Cubra picchiano i poveri non-morti incrociati con le loro mazze per ore e ore.
Popolo Fatato: “Chi?” nota citazione Gorillide a riguardo.
Rattidi: Vera evoluzione della specie, sono ritenuti superiori per la loro capacità di morire e tornare in vita a piacimento, cosa altamente invidiata dai Gorillidi maschi sposati, quando fanno lite con le proprie consorti.
Draconici: Molto apprezzati, soprattutto dagli artigiani, per la qualità della pelle con cui i Gorillidi Artigiani fabbricano i loro rinomati tamburi, gli stivali che poi non usano e le borsette delle Gorillidi femmine.
Demoni: I Gorillidi non credono che i Demoni esistano. Credono invece che esistano gli “uomini dalla Rossa banana in testa”, che inseguono per cibarsene. Mangiare la rossa banana, per un Gorillide, significa avere la sicurezza del Paradiso di Kubra, dove il Santificato troverà cento nane pronte a soddisfarlo di ogni dolcezza, migliaia di alberi di banane sempre colmi di frutti, e la biblioteca più fornita del mondo, dove il Gorillide potrà saziare la sua vera fame, quella di cultura.

Elementi Distintivi

Pelo prominente e diffuso su tutto il corpo, monociglio, o custume di carnevale solo se integrale e prodotto negli anni ’80. Importante portare con sé un cesto di banane per i numerosi spuntini e per sugellare i patti più imporanti.