B5. Editto del Conte Ginespro sulla scomparsa di Sir Scappagrano

Editto del Conte Ginespro sulla scomparsa di Sir Scappagrano

Editto del Conte Osvaldo Ginespro
Artiglio dei Grifoni
Paladino di Isla
Sommo Signore di Barduli
Conte della Contea Ofantina

A tutte le nobili genti dell’Impero,
ai soldati fedeli,
e agli uomini di buona fede,

Con immenso sgomento
e grave preoccupazione ho appreso
della sciagura che ha colpito il Feudo di Vigiliae.

La misteriosa scomparsa del Signore di Vigiliae,
Sir Elia Scappagrano, insieme alla sua consorte,
la Baronessa Amelia De Feo, e ai loro giovani figli,
desta in noi sentimenti di amara inquietudine
e accresciuto senso del dovere.

Gli eventi accaduti scuotono le fondamenta stesse
dell’Ordine dei Grifoni, e della sicurezza cui esso
ha giurato di mantenere saldo il giogo.

Non è tollerabile che una famiglia nobile
e la sua scorta possano scomparire impunemente
dalle terre protette del Tacco, lasciando
dietro di loro un silenzio che è uno schiaffo
alla nostra forza e ai nostri valori.

A nome di tutti i Grifoni,
io, Osvaldo Ginespro,
Conte di Barduli e Artiglio dei Grifoni,
ordino dunque che ogni membro dell’Ordine dei Grifoni
indaghi a fondo e senza tregua sulla sorte della
famiglia di Vigiliae e su ogni possibile verità legata
a questi eventi oscuri.

Si decreta che nessuno reclamerà il trono di Vigiliae
né poserà mano sui suoi possedimenti finché non sarà
persa l’ultima speranza di riportare alla luce la
sorte del Signore di Vigiliae e della sua amata
famiglia.

Le terre di Vigiliae, ora prive della loro guida,
resteranno come sospese, sotto la sacra tutela
dell’Ordine, finché non sarà portata a termine
la nostra ricerca e la giustizia non avrà trionfato.
In nome dei Grifoni e degli Dei,
che vigilano su di noi,
io invoco la dedizione di ogni uomo e donna d’arme
al fine di scoprire la verità.

Che il nostro sguardo, affilato come artiglio,
non si posi su altro fino a che giustizia
non sia fatta e il mistero dissolto.

Conte Osvaldo Ginespro
Artiglio dei Grifoni
Paladino di Isla
Sommo Signore di Barduli
Conte della Contea Ofantina

Giorno Dodicesimo dell’Undicesimo mese del Quarto anno del Leone